SB Treviglio - Zani Viaggi San Pellegrino 62-44. Un passo indietro.

L'equilibrio è durato il primo tempo, terminato sul 26-24, purtroppo mi dicono che le partite ne prevedono due...
Quando Treviglio è rientrato dagli spogliatoi ed ha iniziato a difendere e raddoppiare con un'intensità maggiore, siamo andati subito in confusione ed il 16-6 del terzo quarto ha di fatto chiuso la partita: con 12 punti da recuperare nell'ultimo periodo e solo 30 punti segnati fino ad allora, l'impresa, seppur possibile, sembrava davvero ardua ed in effetti il distacco è aumentato di altri 6 punti.
La capolista Treviglio, imbattuta in casa, è un'ottima squadra e lo ha dimostrato in una serata in cui il top player Stucchi non ha brillato: l'allenatore Gamba ha saputo impostare negli anni un sistema di gioco veloce ed efficace in cui tutti i protagonisti sono intercambiabili ed offrono il massimo. Il bacino di utenza della Bassa, con il traino di una squadra locale in serie A, ma anche una politica societaria orientata saggiamente verso i giovani (che è il nostro identico obiettivo per il futuro ma in ValBrembana è sicuramente difficile da realizzare) permette ogni anno di sostituire i giocatori che si mettono più in vista e vanno a giocare in Società di serie superiore con giovani promettenti e motivati, che accettano un progetto dove non si prevedono prime donne ma tutti danno il massimo senza fiatare per il bene della squadra.
Sapevamo che le caratteristiche degli avversari sono esattamente quelle che ci mettono più in difficoltà ed avremmo dovuto sfruttare l'esperienza dei nostri lunghi per impegnarli dove forse sono meno attrezzati. Purtroppo ci siamo riusciti solo per 20' ed una discreta prestazione di Ghisleni non può essere sufficiente quando si realizzano 44 punti (ridicolo per una squadra come la nostra che, basandosi sulle medie dello scorso anno, dovrebbe segnarne sempre più di 70), si tira con le percentuali attuali (ormai sta diventando una costante) e, nota dolente di ritorno, si perdono 34 palle (un'enormità, contro solo 18 recuperate, quindi, siccome si dice che ogni possesso vale mediamente un punto, 7 punti regalati solo per questo specifico aspetto) per l'efficace difesa press degli avversari ma anche per banali errori individuali: l'assenza del play titolare Bellazzi, infortunato, non può essere giustificazione sufficiente!
Così non si va da nessuna parte ed anzi ogni partita che finisce con questo scarto fa perdere motivazione e convinzione: serve immediatamente, prima che la situazione volga al peggio, una scossa decisa che coinvolga tutti, in ogni ruolo, parta dalla consapevolezza dei propri errori e dei propri limiti attuali (sperando che il rendimento individuale, su cui è difficile intervenire se non c'è la massima applicazione in allenamento, aumenti al più presto) e con un'autocritica costruttiva, impegno ed eventuali correttivi che consentano anche ai singoli di esprimersi meglio, permetta un cambio di rotta radicale!
Le prossime due partite interne, con Dalmine e Cologno, nella nostra condizione attuale (tutte le prestazioni dei singoli davvero sotto tono) sembrano assolutamente proibitive ma sfruttiamo almeno il fatto che eventuali sconfitte possono essere nell'ordine delle cose e non traumatiche per migliorare intesa, amalgama e fluidità di gioco e presentarci pronti agli impegni più abbordabili ed importanti che verranno subito dopo.
 
 
Treviglio - San Pellegrino 8-14, 26-24, 42-30, 62-44
San Pellegrino: Ghisleni 10, Benadduce 6, Turani 6, A. Zanchi 5, Arsuffi 5, Bertoli 4, Manara 3, Capelli 4, M. Zanchi 2, Cesare, Gritti, Galizzi
Treviglio: Grioni 16, Macchi 13, Badoni 10, Tadolti 6, Stucchi 4, Erba 4, Galimberti 3, Pirrone 2, Bergamini 2, Ronchi 2, 
Capelli, Codevilla
 
 
StatAtTreviglio2016-17